LA FONDAZIONE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE PREMIA ACTIVE (ECOMONDO, FIERA DI RIMINI)

Iris Ceramica con Active Clean Air & Antibacterial Ceramic™, l'innovativo “supermateriale” eco-attivo antibatterico e antinquinante, entra di diritto tra le prime 10 aziende del Paese impegnate nello sviluppo di prodotti sostenibili e dimostra come l’amore per l’ambiente può trasformarsi in successo aziendale.

Iris Ceramica con Active Clean Air & Antibacterial Ceramic™, l'innovativo “supermateriale” eco-attivo antibatterico e antinquinante, entra di diritto tra le prime 10 aziende del Paese impegnate nello sviluppo di prodotti sostenibili e dimostra come l’amore per l’ambiente può trasformarsi in successo aziendale.

Il 4 novembre Graziano Verdi, Amministratore Delegato di Iris Ceramica, in occasione di Ecomondo a Rimini, ha infatti ritirato la medaglia e la targa di riconoscimento del Premio Sviluppo Sontenibile 2010 conferita alle aziende che meglio hanno saputo coniugare qualità ambientale e competitvità industriale.

Istituito dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con la collaborazione di Ecomondo-Rimini Fiera, il Premio ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica. Trenta sono state le aziende decorate, dieci per ogni categoria del premio (Settore Energia, Settore Rifiuti e Settore Prodotti e Servizi Innovativi).

Le 10 imprese cui è stato conferito il prestigioso riconoscimento nel Settore Prodotti e Servizi Innovativi sono: Iris Ceramica di Fiorano Modenese per lastre ceramiche per pavimenti e rivestimenti antinquinanti ed antibatteriche; Celli di San Giovanni in Merignano per “Fonte Alma”: un sistema erogatore di acqua fresca, naturale o frizzante a basso consumo energetico; Essedi di Guspini per prodotti per l’edilizia ottenuti dal riciclo di rifiuti derivanti da agricoltura e allevamento; Guidetti di Renazzo per una macchina per il riciclo di cavi elettrici di rame e alluminio; Palm di Viadana per Greenpallet, un pallet realizzato con un ciclo produttivo che minimizza gli impatti ambientali; Renault Italia per un programma per la diffusione di veicoli elettrici realizzati per tale tipo di alimentazione e dotati di batterie innovative; Technology di Altopascio per Bioscrubber, uno scrubber che consente di sostituire l’impianto chimico di lavaggio dell’aria con un impianto biologico; Tacnofilm di Sant’Elpidio a mare per Ecopower: una famiglia di elastomeri termoplastici realizzati riducendo l’uso di prodotti petroliferi, sostituiti con materiali vegetali; Wellness Innovation Project di Prato per prodotti per l’igiene della donna e del bambino (pannolini) completamente biodegradabili.

Le imprese sono state giudicate in base all’efficacia dei risultati ambientali raggiunti, del contenuto innovativo del processo o del prodotto, dei risultati economici conseguiti, della possibilità di diffusione in Italia del processo o del prodotto.

"Queste imprese e tutte quelle che, numerose, hanno partecipato a questa seconda edizione del premio – ha sottolineato Edo Ronchi, Presidente della Fondazione - dimostrano che ormai c’e’ molto verde nel motore dell’Italia. Nonostante la crisi, la green economy ha continuato a marciare e gli stessi numeri lo confermano, nel 2009, infatti, le rinnovabili, per potenza installata, sono aumentate dell’ 11%; sempre nello stesso anno l’ industria del riciclo è avanzata con un tasso medio di riciclo del 64%,128 comuni hanno deciso di installare pannelli solari negli edifici pubblici e il fatturato complessivo della green economy è stato valutato in 10 miliardi di Euro. L'industria italiana ha capito che il fattore ambiente è una straordinaria occasione di sviluppo e di progresso".

"Nonostante sia solo alla seconda edizione -ha dichiarato Lorenzo Cagnoni Presidente di Rimini Fiera- il Premio per lo sviluppo sostenibile ha già riscosso un grande favore tra le aziende che innovano e si sforzano di mettere sul mercato prodotti eccellenti e compatibili con l'ambiente.

E' un riconoscimento per chi mette a disposizione intelligenza, sudore artigianale e finanziamenti per una ricerca d'avanguardia. Dietro la parola magica "green economy" c'è il lavoro appassionato di chi, certo alla ricerca di un profitto, crede anche che sia necessario cambiare radicalmente il modo con cui si pensa l'impresa.

Ecomondo e la Fondazione proseguono dunque con l'iniziativa consci che un premio simile, dall'alto valore simbolico, sia anche un piccolo sprone a fare di più e meglio".